Didattica Digitale Integrata

PIANO SCUOLA DDI A.S. 2020/2021

Le presenti Linee guida per la DDI individuano le modalità di attuazione della Didattica digitale integrata dell’Istituto Istruzione Superiore Enrico Mattei di Vasto. Le Linee guida sono redatte tenendo conto delle norme e dei documenti elencati in premessa ed è approvato, su impulso del Dirigente scolastico, dal Collegio dei docenti, l’organo collegiale responsabile dell’organizzazione delle attività didattiche ed educative della Scuola, e dal Consiglio di Istituto.

https://www.itivasto.it/wp/wp-content/uploads/2020/11/Piano-scolastico-per-la-DDI-Mattei.pdf

La valutazione nella Didattica Digitale Integrata

Premessa

Il momento di criticità e di emergenza che stiamo vivendo richiede a tutti uno sforzo di creatività, di adattamento, di pazienza. Richiede la capacità di costruire ponti di futuro e strade di solidarietà. In particolare stiamo sperimentando un cambiamento della cornice psicologica e sociale di riferimento, credo si possa affermare che il terreno di esercizio della dimensione emotiva dell’intelligenza è modificato: non si può immaginare di fare “scuola” senza considerare che ci sono interferenze interne ad ogni persona, docente o alunno che sia, quali paure, debolezze, solitudine, crisi delle certezze (questo è il tempo in cui un invisibile virus sta chiedendo a tutti di modificare il mondo vissuto e percepito), spaesamento, senso del lutto e della mancanza. Accanto a queste interferenze interne si manifestano quelle interferenze esterne che derivano dalla prospettiva di precarietà e incertezza che molte famiglie vivono come conseguenza della tipologia di lavoro dei genitori (pensate a chi ha genitori nel Sistema Sanitario o in fabbrica su linee di produzione!), ma anche al rischio di chiusura dell’attività commerciale o professionale o comunque dell’azzeramento in molti casi del reddito familiare (attività commerciali, studi e molte altre attività libero professionali anche di alta qualificazione, partite IVA).

Le persone con cui oggi ci relazioniamo sono in qualche modo “diverse” da quelle che abbiamo incontrato nelle nostre aule e nei nostri corridoi. Come siamo diversi noi. Sappiamo comunque che la cifra che caratterizza il nostro essere “uomini e donne di scuola” è la dimensione di speranza e di futuro, l’abbiamo nel DNA. A dimostrazione di questo ci sono l’impegno, la creatività, la passione, la competenza messi in campo per organizzare la Didattica Digitale Integrata. Il desiderio di continuare ad essere “vicino ai nostri ragazzi”. Di continuare a fare scuola. Diventa, allora, indispensabile condividere e definire linee guida per il controllo dell’efficacia del processo formativo e cominciare un dialogo costruttivo su come condurre la valutazione sia formativa che sommativa. E’ importante costruire una nuova concezione di spazio, oserei dire una nuova “piazza” percorrendo le seguenti direttrici:

a) la scuola è prevalentemente una comunità fondata sulla relazione trasformativa in cui dall’interazione reciproca si esce tutti cambiati.

b) tutti ci siamo trovati davanti alle criticità emerse (tecnologiche, didattiche, organizzative) e alle debolezze, alle paure, alle ansie sul lato umano.

c) sono state messe in discussione molte certezze, molti luoghi comuni e molte abitudini riferite a ciò che si ritiene essere il processo di apprendimento:

 sono stati relativizzati tempo e spazio

 hanno perso centralità i contenuti rigidi che un tempo si chiamavano programmi e che non dovrebbero esistere più ma che spesso ci si ostina a ritenere unico riferimento pedagogico – didattico

 sono andate in crisi le classiche e tradizionali modalità di valutazione: le interrogazioni, i compiti in classe con il docente che vigila girando fra i banchi, …

d) sono emerse con forza dirompente alcune dimensioni di competenza che faticavano a trovare riconoscimento. Ad esempio le

 competenze trasversali e inerenti le caratteristiche di personalità (soft skills)

 competenze relative alla gestione del diluvio di informazioni, alla assunzione di responsabilità nei propri comportamenti individuali, al prendersi cura del bene comune  competenze relative alla cittadinanza digitale e il digital divide che diventano non solo contenuti di “educazione civica” ma parte sostanziale delle nostre relazioni poste a fondamento dell’essere cittadini. In sintesi abbiamo imparato che lavorare a distanza e in digitale richiede nuove modalità e stili di relazione.

Quale valutazione

Nella didattica digitale integrata la valutazione formativa e proattiva, supportata da feedback continui, diventa importante; sappiamo che nella didattica in presenza è qualche volta trascurata, quando non assente, a vantaggio di una valutazione prevalentemente sommativa. Le dimensioni proattive di feed-back adeguati, quell’insieme di gesti e “parole” che muovendo all’azione diventano motivanti, servono a colmare “il vuoto fisico delle interazioni docente/alunno” che sono caratteristiche della contemporanea presenza in uno spazio-aula di docenti e alunni. Quando questo avviene si possono definire poche ma chiare regole di organizzazione dell’attività: lo studente saprà che l’attività a distanza è lo spazio scuola ordinario di questo periodo, saprà anche che la qualità, la pertinenza e la coerenza dei suoi interventi in chat o in forum sarà considerata un indicatore del suo grado di attenzione, di partecipazione. Occorrerà inoltre far leva sulla responsabilizzazione degli studenti (si potrebbe pensare anche alla stesura condivisa di un patto collaborativo), dall’altro occorrerà ripensare profondamente la tipologia di verifiche da somministrare.

La valutazione quindi:

 Avviene in modo regolare, in maniera formale o informale

 Coinvolge gli studenti nella comprensione dell’apprendimento che ci si aspetta da loro. (come sto imparando, cosa mi aspetto da te…)

 Invita a stabilire e a monitorare i propri obiettivi di apprendimento. (dove stiamo andando, dove vogliamo arrivare)

 Sviluppa strategie di lavoro per conseguire obiettivi di apprendimento (cosa possiamo fare per… come lo possiamo fare)

 Ha un valore sommativo perché mostra come lo studente progredisce verso gli obiettivi di apprendimento, ma anche un valore formativo fornendo informazioni per una pianificazione a lungo termine. (cosa abbiamo imparato…)

La valutazione sommativa e la valutazione formativa assolvono due funzioni diverse dell’ unico processo valutativo, non sono parallele, ma coesistono. La valutazione sommativa si centra più su conoscenze e abilità nelle diverse materie. Si può condurre a scansioni ravvicinate; si può realizzare mediante raccolta di elementi con prove strutturate, semistrutturate, pratiche (TEST, PROVE STRUTTURATE, COLLOQUIO…)

La valutazione formativa è centrata più sui comportamenti degli allievi al lavoro: collaboratività, impegno, puntualità, disponibilità ad aiutare, capacità di individuare e risolvere problemi, di pianificare, progettare, decidere … Nella DDI è importante un giusto bilanciamento tra verifiche basate su aspetti quantitativi (numero e distribuzione) e qualitativi (osservazione costante, interazioni, narrazioni).

Modalità di verifica suggerite

Verifiche scritte: possono essere realizzate con le apposite funzioni di WeSchool o con la piattaforma QuestBase (di cui l’Istituto ha acquistato la licenza premium Gold), o un altro dei tanti tools possibili, con un tempo a disposizione predeterminato. Oltre alle tipologie a risposta chiusa, vero/falso, risposta multipla etc., è possibile proporre domande a risposta aperta, in cui entrino in gioco conoscenze, abilità e competenze, di cui il docente sappia ben riconoscere l’originalità, la genuinità e la plausibilità, data anche la conoscenza della classe. In sede di videoconferenza il docente potrà chiedere allo studente ragione di determinate affermazioni o scelte effettuate nello scritto a distanza: la formula di verifica si configurerebbe piuttosto, quindi come forma ibrida (scritto + orale). Prove autentiche: si potranno richiedere ai ragazzi prove autentiche alla fine di un percorso formulato in Unità di Apprendimento, magari anche in modalità teamwork. La classe può essere suddivisa in sottogruppi, ai quali possono essere assegnati separatamente materiali, obiettivi e scadenze di lavoro tramite WeSchool; gli alunni dei vari gruppi potranno lavorare simultaneamente sugli stessi documenti, utilizzando la modalità collaborativa della suite Apple (Pages / Keynote) o Google documents. Microverifiche : prevedere un feedback alla fine della lezione o dopo un breve ciclo di 2-3 lezioni mediante un breve test, una sintetica relazione, una mappa (somministrabili tramite WeSchool, Quizlet, Kahoot…). In alternativa si possono predisporre delle domande orali, da porre a fine lezione o ciclo di lezioni in modalità discussione. Uso del Debate: è possibile utilizzare il debate come strumento valutativo. Nelle classi, che hanno già sperimentato questa metodologia , dal vivo, dopo un ciclo di lezioni – più o meno lungo – è possibile proporre una verifica sotto forma di debate per mettere in atto le competenze acquisite. Va da sé che questa modalità, in particolare, presuppone un approccio che utilizzi la strategia della flipped classroom, quindi meno nozionistico e più di costruzione collaborativa delle conoscenze: operazione più semplice per alcune discipline che per altre, ma possibile in tutte. Qualora l’alunno debba argomentare, nelle materie scientifiche e tecniche, tramite formule, grafici etc. si suggerisce l’utilizzo dell’iPad con Apple pencil, altro tablet con penna o tavoletta grafica collegata al PC, in modalità condivisione dello schermo (su Cisco Webex, tale modalità è abilitata sia per il docente, sia per gli alunni).